Quali sono le informazioni scientifiche?
Da tutti gli studi messi a disposizione dalla comunità scientifica internazionale sulle donne in gravidanza arrivano notizie piuttosto rassicuranti, contrariamente a quanto accade per altri virus, il CORONAVIRUS non ha un decorso più grave nelle donne in gravidanza rispetto alla popolazione generale.
Nelle casistiche finora pubblicate, le condizioni cliniche sono state paragonabili a quelle delle donne non in gravidanza, se non addirittura migliori.
Chiaramente la situazione è ancora in evoluzione, i dati sono relativamente pochi e le indicazioni potrebbero cambiare. Stiamo affrontando uno scenario nuovo.
Relativamente alla salute del bimbo in utero ad oggi non sono stati descritti esiti negativi per i bambini nati da madri che avevano contratto la COVID-19 nel terzo trimestre.
Un’ultima buona notizia: sembra che si possa escludere la trasmissione verticale, cioè dalla madre al bambino durante la vita endouterina. Il virus non è mai stato rilevato nel liquido amniotico, nel sangue del cordone ombelicale, e nessun bambino nato da madre infetta è risultato positivo.
Le poche notizie su COVID-19 in gravidanza sono quindi, per ora, piuttosto positive e rassicuranti.
l’ansia in gravidanza
Il percorso di gravidanza è sempre impegnativo, carico di grande emotività e sbalzi di umore, se in un quadro del genere, inseriamo anche la COVID-19 e tutte le limitazioni imposte dall’epidemia, ecco che la serenità lascia definitivamente il posto ad un carico di stress che è molto importante saper gestire e contenere.
Lo stress è un meccanismo di difesa perché attiva e stimola nel nostro organismo una risposta più o meno efficace, più o meno salutare. L’obiettivo della risposta allo stress è quello di ritornare il più velocemente possibile a una condizione di equilibrio interiore. La gravidanza rappresenta di per sé un’esperienza che altera gli equilibri interni ed esterni e che richiede un continuo riadattamento.
Bisogna ricordare, soprattutto ai tempi del Coronavirus, che essere ansiosi non è un capriccio, non è un modo per attirare l’attenzione degli altri e non è indice di debolezza.
L’ansia è una delle possibili risposte allo stress. Una risposta esagerata, che vorrebbe proteggerci da eventi che percepiamo come pericolosi, incombenti sulla nostra vita e fuori dal nostro controllo. Vorrebbe esserci d’aiuto, ma spesso complica solo le cose e incide sul nostro benessere.
Il Coronavirus arriva a dare il colpo di grazia alla nostra ansia (le mamme che già ne soffrivano, in questi giorni devono fare i conti con il suo peggioramento e quello dei suoi sintomi accessori); di questo effetto psichico ed emotivo dell’epidemia occorre tenere conto, se vogliamo mantenere un livello accettabile di benessere e cercare di goderci il più possibile la nostra gravidanza e il nostro neonato.
gestire lo stress
Per gestire l’ansia occorrono tre cose:
Conoscere bene il nostro fattore stressante, in questo caso COVID-19;
Conoscere meglio noi stesse, e cercare di capire come funziona la nostra risposta allo stress;
Conoscere a fondo le strategie e i comportamenti che per noi sono efficaci nel ridurre l’ansia.
Ecco alcuni spunti per gestire l’ansia durante questa epidemia; essere chiuse in casa può rivelarsi un’opportunità, se ci focalizziamo sulle nostre priorità:
Se sei in gravidanza puoi utilizzare questi giorni sospesi per dedicarti a te stessa, alla tua pancia e al tuo bambino. Avere molto tempo “vuoto” a disposizione rende più facile iniziare a conoscere il piccolo, a esplorare le sue abitudini, il suo carattere, e a interagire con lui, insieme al tuo compagno e agli altri fratellini, se ce ne sono già. Osservando i suoi movimenti e le sue abitudini, potrai notare che magari si muove dopo che tu hai mangiato oppure quando cerchi di riposare guardando un film sul divano, oppure potresti essere la mamma di un bimbo che è un piccolo terremoto costante: ogni bambino è una persona diversa, impara a conoscere quale “carattere” ha il tuo.
Se ci sono altri fratellini, stare a casa senza poter uscire può rappresentare un carico impegnativo. Cerca di dare spazio ai bisogni di ognuno, compresi i tuoi bisogni personali di riposo: alterna momenti di gioco a momenti di tranquillità per tutti, rispolverando anche i buoni vecchi cartoni animati o le fiabe sonore. Non devi fare tutto tu. Non puoi fare tutto tu.
Raccogli poesie, frasi motivazionali, fotografie significative per te: c’è un mondo intero oltre alla COVID-19. In questo senso potrebbe essere utile inserire tra le abitudini quotidiane quella di scrivere una frase che sentiamo nostra, di cercare una poesia che ci rappresenti e di salvare un’immagine di un luogo che abbiamo visitato o che vorremmo visitare. Uno al giorno.
Leggi. Leggi ad alta voce, fa bene a te e al bambino ascoltare letture. I
Canta. Cantare aiuta a rilassarci, aiuta a liberare endorfine, aiuta persino a preparare il corpo al futuro travaglio.
Quale stile di vita seguire?
Un modo per gestire al meglio questa situazione anomala è cercare di essere costanti nelle abitudini e stili di vita:
Movimento: muoviti regolarmente anche dentro casa metti la musica e balla, oppure collegandoti a YouTube puoi trovare diversi video di ginnastica dolce o di yoga per la gravidanza. L’attività fisica migliora la circolazione e il metabolismo e aiuta a mantenere un buon livello di endorfine, che sono molto importanti per regolarizzare il tono dell’umore ed evitare sbalzi eccessivi.
Alimentazione: mangia sano! I negozi di alimentari restano aperti quindi non ci saranno problemi di approvvigionamento. Non farti mancare frutta e verdure fresche. Mettersi ai fornelli per cucinare pasti buoni e salutari è un modo per prendersi cura di sé e far passare il tempo.
Sonno: stare in casa tutto il giorno può comportare una progressiva alterazione del ritmo sonno-veglia, si tende ad andare a letto tardi alla sera e ad alzarsi molto tardi al mattino. Quest’alterazione prolungata può incidere sul tuo umore, il tuo appetito e il tuo bilancio degli zuccheri, che in gravidanza è davvero importante. Se possibile, tenta di mantenere le abitudini pregresse: resta a letto almeno sette ore e cerca di andare a dormire tra le dieci di sera e mezzanotte.
Fonte https://www.uppa.it/
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