Qualche consiglio utile per prenderci cura di noi stesse, del nostro bambino e dei nostri affetti senza che l’ansia prenda il sopravvento.
L’inizio di una nuova avventura
Quando nasce un bambino nasce anche una mamma, si dice: la maternità è un’avventura trasformativa perché riguarda mamma e bambino, riguarda il partner e quindi la coppia di genitori, riguarda le rispettive famiglie di origine e la cerchia sociale. Insomma “un bambino coinvolge un villaggio”, in cui idealmente ciascuno è chiamato a dare il suo contributo in termini pratici, ma anche relazionali e affettivi.
Trovare equilibrio nell’emergenza
In questo momento il villaggio è sospeso, a causa delle normative per contrastare la pandemia di Coronavirus che ha colpito il nostro paese; tornare a casa con un nuovo bambino in questi strani giorni richiede qualche accortezza e strategia in più rispetto a prima, per individuare e promuovere comunque un equilibrio salutare per tutti: mamme, papà, neonati e fratellini.
Nella realtà che stiamo vivendo, lo sforzo maggiore che siamo chiamati a fare è trovare il giusto bilanciamento tra le angosce e le paure che proviamo e il qui e ora della vita quotidiana.
Ci sono piccole accortezze che possono venirci in aiuto per evitare che l’ansia prenda il sopravvento.
L’emergenza Coronavirus ha purtroppo scombinato tutti gli equilibri, non solo quelli psichici, ma anche quelli pratici e ci ha costretto a rivedere le nostre priorità, a riorganizzare le nostre abitudini e i nostri stili di vita.
Soprattutto, ci ha posto di fronte a un carico di angoscia e paura per il futuro e per la nostra salute o quella dei nostri cari che rischia di assorbirci totalmente, mettendo come un vetro tra noi e la nostra vita, tra noi e i nostri desideri, tra noi e i nostri cari.
Sta capitando che alcune mamme non riescano a godersi a pieno i loro bambini, perché molto preoccupate per la situazione e le possibili conseguenze: questo stato d’animo amplifica le loro insicurezze e genera sensi di colpa che vanno accolti e gestiti con attenzione.
Eppure occorre richiamare la nostra attenzione, che è catturata dalla pandemia e da tutto ciò che non possiamo controllare, direttamente su noi stesse e sul nostro bambino. Occorre mantenere un piede nel qui e ora.
I giorni sembrano passare più lenti, in questo periodo insensato: questa lentezza possiamo usarla per costruire la nostra resilienza, per vivere i nostri affetti e le nostre relazioni più significative.
Organizzare la nostra vita con un neonato mantenendo gli obblighi di distanziamento sociale, di stare a casa, di evitare assembramenti all’esterno, di ricevere o fare visite ai domicili altrui può essere fonte di ulteriore stress. Queste norme, con le quali probabilmente dovremo convivere ancora per alcune settimane, colpiscono le fasce di popolazione più sensibili ed esposte all’isolamento, tra cui spiccano proprio le neomadri che fino a qualche mese fa potevano contare su una rete familiare e amicale di scambio, di incontro e di confronto per affrontare il puerperio e i primi mesi di vita del bambino. Ognuno a casa propria, insomma, a debita distanza dall’esterno.
in contatto con sé stessi
La vicinanza fisica con le persone accanto a noi può essere molto importante in questo momento di generale isolamento.
È importante anche la vicinanza con noi stesse. Ad esempio, fare delle docce un po’ più lunghe, approfittandone per massaggiare e per coccolare il nostro corpo, oppure evitare di stare tutto il giorno in pigiama e spettinate, e quindi prendersi cura di sé stesse e non solo della casa o del bambino, può aiutare a non risentire troppo dell’isolamento. Anche fare movimento qualche ora a settimana, grazie alle app e ai video dedicati allo yoga dopo il parto, alla ginnastica dolce, alla danza, può contribuire a entrare nuovamente in contatto con il nostro corpo e a diminuire l’ansia.
in contatto con i propri cari
Essere isolati fisicamente non implica evitare le relazioni con parenti e amici: ci viene semplicemente chiesto di trovare altri modi per nutrire queste relazioni a distanza. In queste settimane i contatti con l’esterno sono possibili per telefono, per messaggi o in videochiamata.
Stabilire una piccola routine quotidiana per entrare in contatto con i nostri cari è molto salutare. Individuare un momento della giornata per vedere in videochiamata sorelle, amiche, genitori ci serve a mantenere un contatto e uno scambio attivo. Talvolta, soprattutto dopo il parto, abbiamo più bisogno di ascolto e di sostegno emotivo, di fare una risata e di essere rassicurate, che di cose pratiche.
Consigli pratici
Una specifica routine con un neonato è abbastanza difficile da mantenere. Nel puerperio sono in fase di collaudo nuove abitudini familiari e spesso aspettative e realtà non combaciano.
Anche prima del Coronavirus bisognava avere pazienza, un giorno dopo l’altro, per trovare gli equilibri più adatti a ogni famiglia. Adesso saper aspettare e avere fiducia nelle nostre capacità e in quelle del bambino diviene quasi essenziale per mantenere la nostra salute fisica e mentale. Vediamo qualche consiglio utile:
Attività domestiche: è importante dividersi i compiti in casa con il partner o con i figli più grandi e occorre rivedere con un po’ di buon senso l’elenco delle faccende domestiche, stilando un elenco delle cose che si possono realisticamente fare.
Ritmi biologici: la routine serve al nostro corpo e alla nostra mente, perché gli ormoni vengono prodotti e lavorano su base di ritmi circadiani; l’ormone dello stress bombarda il nostro corpo con continue sollecitazioni, e in questo modo minaccia il nostro equilibrio. Quindi conservare il più possibile la regolarità di sonno, veglia, alimentazione, momenti di lavoro e momenti di relax aiuta a ristabilire un minimo di equilibrio. I pasti dovrebbero essere regolari e rispettare le nostre abituali fasce orarie.
I momenti di riposo e quelli di attività dovrebbero organizzarsi secondo le esigenze di tutti: se il vostro bambino fa fatica ad addormentarsi di sera perché, per esempio, preferisce dormire di pomeriggio, cercate di riposare anche voi, evitando di sfruttare il suo sonno per pulire i vetri e le fughe dei pavimenti.
Attività fisica: fare attività fisica in casa è difficile ma non impossibile. Per esempio, imparare i passi base dei balli più comuni è una cosa che si può fare quasi sul posto, impegna la concentrazione e stimola le endorfine.
Hobby e attività creative: avere un neonato in casa e mantenere un hobby è possibile, e auspicabile, ai tempi dell’isolamento.Tra gli hobby che fanno bene alle mamme e ai neonati troviamo la lettura ad alta voce, la musica, il canto. Tra gli hobby che fanno bene alle mamme ci sono per esempio il disegno, tenere un diario, aprire un profilo su pinterest e iniziare a collezionare le nostre cose preferite.
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